On 19th December 2000 of imperialism, fascism’s executioners carried out instructions from imperialism to attack 20 prisons in the largest prison massacre 20 in Turkey’s history. The revolutionary prisoners between four walls were called to “surrender” but this was in vain, as impotently, as though their bodies were imprisoned, their minds were not. The resistance of the revolutionary prisoners reached the whole country and gave hope to the people. Therefore, hope had to be destroyed, the people had to be submerged in despair. The prisoners had to be separated from each other and imprisoned one by one, their organisation was to be disbanded. The aim was to make prisoners “individuals” in F-Type prisons, to strip them of their ideas, to make them repent.
Fascism rules with lies, demagogy and massacre. They massacred first of all. This was the biggest military operation since the (1974) Cyprus Operation. The Cyprus Operation was an overseas operation in another country. December 19 was directed at prisoners of the state. Thousands of chemical gas bombs were thrown into the wards. These gas bombs were like those that Israel rains on the people of Palestine but fascism in Turkey rained them down on prisoners. It is still unknown with which chemical weapons six women were burned alive in Bayrampaşa Prison. 28 prisoners in 20 prisons were killed. Dozens of them, seriously injured, were taken to the isolation cells of the F-Type prisons and the torture was continued there. However, fascism gave this operation the name “Return to Life”.
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Fronte del Popolo: Il massacro del 19-22 dicembre continua con il fascismo dell’AKP
Il massacro del 19-22 dicembre continua con il fascismo dell’AKP! L’epopea del 19-22 dicembre continua con la nostra resistenza per la giustizia! Abbiamo vanificato l’attacco dell’imperialismo che mirava a distruggerci! Faremo un resoconto e insieme al nostro popolo creeremo una Turchia Democratica Indipendente!
Il 19 dicembre 2000 i carnefici del fascismo hanno eseguito le istruzioni dell’imperialismo per attaccare 20 prigioni nel più grande massacro carcerario della storia della Turchia. I prigionieri rivoluzionari tra le quattro mura furono chiamati ad “arrendersi” ma questo fu invano, i carnefici erano impotenti, poiché anche se i loro corpi erano imprigionati, le menti dei prigionieri non lo erano. La resistenza dei prigionieri rivoluzionari raggiunse tutto il Paese e diede speranza al popolo. La speranza doveva quindi essere distrutta, il popolo doveva essere sommerso dalla disperazione. I prigionieri dovevano essere separati gli uni dagli altri e imprigionati uno per uno, la loro organizzazione doveva essere sciolta. L’obiettivo era quello di rendere i prigionieri “individui” nelle prigioni di tipo F, di spogliarli delle loro idee, di farli pentire.
Il fascismo regna con la menzogna, la demagogia e il massacro. Hanno massacrato prima di tutto. Questa è stata la più grande operazione militare dai tempi dell’Operazione Cipro (1974). L’Operazione Cipro era un’operazione oltreoceano in un altro paese. Il 19 dicembre era diretta ai prigionieri dello Stato. Migliaia di bombe chimiche a gas sono state lanciate nei reparti. Queste bombe a gas erano come quelle che Israele fa piovere sul popolo palestinese, ma che il fascismo in Turchia ha fatto piovere sui prigionieri. Non si sa ancora con quali armi chimiche sei donne sono state bruciate vive nella prigione di Bayrampaşa. 28 prigionieri in 20 prigioni sono stati uccisi. Decine di loro, gravemente feriti, sono stati portati nelle celle d’isolamento delle prigioni di tipo F e la tortura è continuata. Tuttavia, il fascismo ha dato a questa operazione il nome di “Ritorno alla vita”.
L’attacco è stato storico. Anche la risposta del Fronte è stata storica – il death fast: lo sciopero della fame fino alla morte di decine di prigionieri. La decisione di compiere il massacro è stata presa nella sede dell’imperialismo. Il primo ministro dell’epoca, Bülent Ecevit, ha detto: “Non possiamo attuare le politiche del FMI senza risolvere il problema delle prigioni”. Ma c’era una verità di cui l’imperialismo non teneva conto; noi siamo il Fronte. Siamo i discendenti di Kızıldere. Sappiamo come risorgere dalle nostre ceneri, per uscirne con maggiori vittorie. Sappiamo che l’unico modo per arrivare alla vittoria è la resistenza. La scienza del Marxismo-Leninismo ce lo ha insegnato. E non abbiamo deviato di un solo millimetro dal Marxismo-Leninismo nel corso della nostra storia. Ecco perché siamo alti come platani immortali. Questa realtà, di cui l’imperialismo non ha tenuto conto, è stata ammessa anni dopo dagli USA. Per la nostra Grande Resistenza del Death Fast, che abbiamo creato con 122 martiri contro l’attacco dell’isolamento, gli USA si stanno ancora chiedendo come hanno resistito per sette anni. Mentre anche le guerre mondiali sono durate solo quattro anni, noi abbiamo resistito per sette.
“Se la morte è la più grande arma dell’oppressione, la vittoria va a coloro che conquistano la morte”.
Mentre tutti tacevano e anche le forze “amichevoli” hanno censurato le nostre morti, noi abbiamo resistito e vinto da soli per sette anni. Sono passati vent’anni dal massacro del 19 dicembre. 122 martiri in sette anni, e poi stadi e concerti all’aperto in piazze di dimensioni che nessuna organizzazione o paese al mondo ha mai visto … Decine di atti di resistenza hanno portato alla vittoria … la rivolta di giugno … tre milioni di persone che hanno chiesto un resoconto al funerale di Berkin Elvan, il Bambino della Speranza … La resistenza ha affrontato lo stato di emergenza della Turchia … E la nostra resistenza del 2020, la resistenza con lo sciopero della fame fino alla morte … Tutte queste sono la prova che i sogni dell’imperialismo di porre fine al Fronte sono morti. Abbiamo detto che non dimenticheremo i nostri martiri anche se gli uccelli dimenticano di volare e i pesci di nuotare. Con questa consapevolezza, Helin, İbo, Mustafa e Ebru hanno preso la bandiera. Sono i figli dei 122. Sono l’immortalità dei 122, prova dell’invincibilità del popolo. Noi siamo la speranza dei popoli del mondo. Siamo i fiori della resistenza che crescono di fronte all’impero di sangue e di paura dell’imperialismo e che abbracciano il mondo come l’edera. Ogni resistenza porta a nuove resistenze, ma l’importante è accendere la fiaccola della resistenza dove nessuno resiste. Ci sono stati figli del popolo che hanno acceso questa fiaccola in ogni periodo della storia. Non smetteremo di essere pionieri in questa guerra, aprendo nuove strade quando le strade sono sbarrate, e pagando il prezzo più alto quando necessario. I nostri martiri del 19-22 dicembre sono stati semi di resistenza che sono caduti sul terreno. I semi della resistenza sono stati piantati in tutta l’Anatolia …
I Martiri del 19 dicembre sono Immortali! Lunga vita alla nostra resistenza del 19 dicembre! Abbiamo chiesto un resoconto del massacro del 19 dicembre, continueremo a farlo!
Gli eroi non muoiono, il popolo non è sconfitto.
Fronte del Popolo
Dicembre 2020