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Dichiarazione sull’ultimo raid contro lo Studio Legale del Popolo

23 giugno 2019

Ancora una volta nel bel mezzo della notte, l’Ufficio Legale del Popolo (HHB) è stato perquisito e Ebru Timtik, Nadide Özdemir, Ayşegül Çağatay e Görkem Ağdede sono stati arreastati sotto tortura.

È stata presentata ai media come una grande operazione – in totale sette persone sono state arrestate – Gülser Sarıgül, i clienti Kamile Kayır, il fratello di Oya Arslan, Özhan Arslan e altri. I muri sono stati abbattuti, le porte rotte, il fascismo li ha attaccati secondo la sua stessa natura, e ha usato la notizia come un tentativo di seminare paura tra la gente e gli avvocati.

Ma in nessun modo il fascismo può accusare i rivoluzionari. Con le liste dei ricercati che producono durante la notte, hanno trasformato Kamile Kayır in bersaglio di caccia, con una taglia sulla sua testa, “viva o morta”, che potrebbe portarla ad essere uccisa. Una donna che ha dedicato tutta la sua vita alla rivoluzione, che è stata una delle veterane del “Digiuno della Morte” del 1996, che è uscita dall’inferno del 19 dicembre, che ha messo i sudari sulle salme dei suoi compagni e che ora è stata presa di mira con il suo nome sulla lista dei ricercati. Nelle condizioni oppressive del fascismo, la segretezza è un diritto del popolo, né Kamile Kayır, né gli avvocati, i dipendenti e i clienti dell’HHB, che sono stati i suoi ospiti per la notte, possono essere accusati.
Il fascismo dell’AKP ha reso il rivoluzionario e l’essere avvocato rivoluzionario un crimine. Ha usato metodi medievali, una caccia alle streghe, quasi 300 rivoluzionari e amici dei rivoluzionari sono stati arrestati … Gli avvocati dell’HHB sono stati fermati, rapidamente condannati a un totale di 159 anni di detenzione, anche le famiglie sono state prese in ostaggio per punire le loro figlie…

Ognuna delle persone detenute in questa operazione ha dimostrato che le politiche di intimidazione dell’AKP sono state raggiunte. I detenuti nella prima operazione e i parenti degli avvocati sono ancora nello stesso luogo…

Il fascismo non può intimidire i rivoluzionari con qualsiasi mezzo di pressione e forza, una tradizione che si è sviluppata dai massacri, dagli eventi come il 19 dicembre, e i resistenti non possono finire con l’essere arrestati.

Abbasso il fascismo, viva la nostra lotta.
Essere rivoluzionario non è un crimine, è un onore!
Non accettiamo le liste, la segretezza non è un crimine!

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