Il 19 giugno rivoluzionari e comunisti in ogni parte del mondo celebrano la Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero per ricordare la rivolta dei prigionieri politici peruviani soffocata nel sangue dal governo socialdemocratico di Alan Garcia il 19 giugno del 1986.
Quel giorno l’Esercito e la Marina Militare uccisero, tra bombardamenti ed esecuzioni sommarie, circa trecento compagni e compagne del Partito Comunista Peruviano. Il massacro si consumò nelle carceri di El Fronton, Lurigancho ed El Callao, negli stessi giorni in cui era ospitato, nel Paese, il Congresso dell’Internazionale Socialista. Da quel momento la data del 19 giugno è stata assunta dal Movimento Comunista Internazionale come simbolo della lotta alla repressione e della solidarietà proletaria.
La sezione di Roma del Partito dei Carc hanno celebrato questa giornata domenica 21 giugno sia la mattina presso il cimitero acattolico di Roma, Testaccio, davanti la tomba di A Gramsci, fondatore del primo Partito Comunista d’Italia, sia il pomeriggio presso la loro sede che ha ospitato, tra gli altri, un membro dell’Anti-Imperialist Front per approfondire la repressione in Turchia contro gli artisti rivoluzionari di Grup Yorum, gli avvocati del popolo e i prigionieri rivoluzionari turchi che si oppongono al regime fascista di Erdoğan. La giornata si è conclusa con una cena sociale, musica e proiezione del concerto di Grup Yorum del 2010 presso lo stadio di Inonu ad Istanbul.
Viva la resistenza dei rivoluzionari prigionieri!
Viva la solidarietà internazionalista!
Abbiamo ragione, vinceremo!
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