Comunicato Fronte Antimperialista (Italia)
Paradiso Turchia: il boia Erdogan continua l’aggressione al movimento popolare.
I fatti
Giovedì scorso un attacco rabbioso da parte della polizia fascista dell’AKP contro il Centro culturale, nel quartiere proletario ed alevita di Kuruçeşme ad Istanbul.
Dentro gli amici, i solidali, i compagni del Fronte del Popolo (Halk Cephesi) stavano partecipando ad una iniziativa in ricordo ed in omaggio di Oğuz Meşe. Il giovane combattente del DHKC abbattuto dalle forze della contro-rivoluzione turca pochi giorni prima nel Kurdistan dove era attivo nella guerriglia marxista.
26 persone picchiate e portate in carcere. In stato di fermo.
Solo dopo 4 giorni hanno potuto vedere gli avvocati e non hanno avuto bisogno di raccontare delle torture subite ( acqua bollente su tutto il corpo): i segni erano visibili sulle loro facce, sulle loro braccia al di là di lividi dovuti ai pestaggi subiti.
Sviluppi
La corte di Istanbul ha deciso ieri di trasformare tutti gli stati di fermo in altrettanti arresti. Compreso l’avvocatessa Barkın Timtik.
Nel filmato potete sentire e vedere Barkin salutare gli altri avvocati con queste parole:
“Oggi sento di essere profondamente onorata di fare parte di voi (Avvocati del popolo #HHB). Vi amo tutti e vi imploro di salutare tutti gli amici che non sono qui ora. Mostriamo ancora al nemico cosa siano la solidarietà e la lotta. So che vinceremo”.
Sono stati tutti trasferiti nel carcere di Silivri.
Erdogan, il boia, continua con violenza inaudita nel suo tentativo di disarticolare il movimento popolare turco che si ispira al marxismo.
Da quando Erdogan ha instaurato, il 20 luglio scorso 5 gg dopo il fallito golpe, lo Stato d’urgenza il terrore che l’AKP faceva vivere ai popoli della Turchia è stato “legalizzato”.
Certo il terrorismo del boia Erdogan non nasce con lo Stato d’urgenza. Prima dello stato d’urgenza centinaia di persone hanno subito il massacro in Kurdistan, centinaia di persone sono state incarcerate per aver rivendicato i loro diritti, altre abbattute in strada o nelle loro case come Gunay o Dilek..o Dylan..
Ma oggi l’AKP dice chiaramente “Ora faccio quello che voglio”
Per questo tutte le attività dei democratici, dei rivoluzionari, degli oppositori del governo sono di fatto proibite.
Per questo l’attacco violento, lo sgombero e l’occupazione del Centro di recupero dalle tossicodipendenze Hasan Ferit il 31 luglio.
Per questo la carcerazione di 7 membri diel gruppo musicale, internazionalista, Grup Yorum da oltre un mese. Erano sotto le bombe USA in Iraq, erano in Siria dopo lo scoppio dell’aggressione.
E poi questa notte (21/01/2016) brutale assalto della polizia fascista dell’AKP contro la sede dell’organizzazione giovanile DEV-GENC nel quartiere di Okmeydani ad Istanbul.
Sette militanti in stato di fermo. È l’ennesimo assalto alla sede di DEV-GENC. Di nuovo distrutta.
Di cosa li si accusa? Di appartenenza ad “associazione illegale” in Italia si tratterebbe di associazione sovversiva.
Ebbene sì, signor Erdogan, se tu sei la legalità noi siamo fieri di essere illegali per te, per i tuoi servi, per i tuoi padroni.
Fieri di essere a fianco dei popoli della Turchia che lottano contro l’imperialismo USA/UE/NATO con ogni mezzo necessario.
I nostri governi sono tuoi corei. Sono responsabili quanto te e la tua cricca fascio-islamista dell’AKP delle sofferenze dei popoli della Turchia.
UE ha un debito pesante di sangue nei confronti dei popoli della Turchia, del proletariato della Turchia.
Non una parola della madonna piangente Mogherini sul genocidio in kurdistan. Non una parola sullo stupro costante dei “diritti umani” in Turchia.
Ma non ci servono né le madonne piangenti né gli indignati a comando tipo Je suis Charlie.
Noi faremo la nostra parte. “Non avrai respiro signor Erdogan. Puoi ucciderci, torturarci, tenerci in prigione a vita ma altri stanno già arrivando a prendere il nostro posto, nello scontro finale…”
La nostra resistenza non si fermerà.
Basterà l’amore che abbiamo per l’umanità, per il genere umano, per seppellire i tuoi sogni di carnefice non solo ad Aleppo ma in ogni quartiere di Istanbul, in ogni montagna del Kurdistan, in ogni strada della Turchia.
“Un giorno, dalla Turchia, faremmo tremare il mondo”
Libertà immediata per i nostri amici e compagni arrestati!
Libertà per tutti i prigionieri politici!
Erdogan boia assassino!
AKP Gangster!
Per solidarizzare con gli amici turchi usate pure questo indirizzo antiemperyalistresist@gmail.com
“Bizim sevgimiz faşizmi yenecek!”
Il nostro amore batterà il fascismo
#HHB
Anti-Imperialist Front Italia
Circolo Berkin Elvan
Areaglobale