Il nostro compagno Şadi Naci Özpolat, membro del Fronte del Popolo, prigioniero politico nel carcere di Diavata, il 14 ottobre ha iniziato uno sciopero della fame chiedendo:
– Non trattenere i libri e ricevere il materiale stampato che gli viene inviato senza che esso sia censurato;
– Avere l’autorizzazione a ricevere visite da amici, come rifugiato politico, dato che non ha membri della famiglia in Grecia.
Le richieste dello sciopero della fame sono state accettate, da quando sono iniziate le azioni di solidarietà. Il giorno dopo l’annuncio dello sciopero della fame, è iniziato lo sciopero della fame in solidarietà con gli altri prigionieri politici per lo stesso caso, membri del Fronte del Popolo, i nostri compagni e le nostre compagne, che sono sparsi in varie prigioni in Grecia.
Venerdì scorso ha ricevuto la sua prima visita dopo 8 mesi di prigione e gli è stato consegnato il materiale stampato trattenuto durante questo periodo di prigionia.
Il raggiungimento delle richieste del compagno ci mostra chiaramente che la lotta contro i divieti vendicativi, l’oppressione e l’intimidazione che cercano di imporre nelle carceri le guardie, i dirigenti e, più in generale, i meccanismi repressivi, è giusta, necessaria e porta risultati. Ci conferma ancora una volta che l’unica via per la vittoria è la resistenza.
LA LOTTA CONTRO L’IMPERIALISMO, IL FASCISMO, L’INGIUSTIZIA E LO SFRUTTAMENTO DI CLASSE NON È UN CRIMINE, È UN DOVERE.
LA SOLIDARIETÀ È L’ARMA DEL POPOLO.
Fronte del Popolo – Grecia
Fronte Anti-Imperialista – Grecia